Lo scialbo pareggio di questa sera contro il Saint’Etienne, comunque indolore ai fini della classifica considerando che i Nerazzurri rimangono in testa al girone con 7 punti, è soltanto l’ultimo amaro atto di una giornata frastornante per tutto il Mondo Interista.
Un mondo che da domani non sarà più lo stesso, un mondo al quale sarà difficile abituarsi.
L’eco fragorosa provocata dalle dimissioni di Massimo Moratti dalla carica di Presidente Onorario (oltre a quelle rassegnate dal figlio Angelomario, Rinaldo Ghelfi ed Alberto Manzonetto dal CdA dell’F.C. Internazionale) è destinata a durare a lungo, come è giusto che sia.
Il calcio vive di risultati, è vero, ma soprattutto di emozioni: il legame indissolubile che da sempre lega la Famiglia Moratti all’Inter è stato costruito proprio su un reciproco sentimento di viscerale passione che ha poi portato ai trionfi ed alle gioie più belle.
L’Essere Interista è stato incarnato alla perfezione da Moratti padre prima e Moratti figlio (Massimo ndr) poi, due Presidenti-Tifosi capaci di costruire un ponte invisibile tra due generazioni riunite a distanza di mezzo secolo dal sogno più grande, quello di veder trionfare la propria squadra in Italia, in Europa e nel Mondo.
Il cammino della seconda Grande Inter della storia, quella del Triplete conquistato nell’indimenticabile notte del 22 Maggio 2010 a Madrid, è ancora ben impresso nelle nostre menti, così come la gloriosa formazione divenuta poi leggenda, quella dei “Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarnieri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez e Corso”. Eccola qua l’essenza del Tifoso Interista: critico, impaziente, passionale, esigente, finto indifferente, ma soprattutto romantico ed eternamente riconoscente verso chi ha contribuito a rendere l’Inter sinonimo di serietà ed onestà, verso chi ha costruito ed ha poi saputo portare avanti con merito la tradizione vincente di un Club divenuto negli anni tra i più importanti al mondo.
Riconoscenza che nell’ultimo periodo è venuta decisamente a mancare proprio verso chi (Massimo Moratti appunto) nell’ultimo ventennio ha dedicato anima e corpo (oltre a sostanziosi investimenti economici) ad alimentare sogni e passioni di tutti Noi Nerazzurri: prima le dichiarazioni poco rispettose di Bolingbroke, nuovo CEO dell’Inter, in merito alla situazione economica “difficile” ereditata dall’attuale proprietà, poi l’infelice uscita di Mr. Mazzarri che ha offeso l’onore e l’orgoglio di chi tra l’altro lo aveva portato all’Inter, sono state la goccia che ha fatto definitivamente traboccare un vaso già pieno zeppo di dubbi e frustrazioni.
E se prima o poi avremmo dovuto aspettarcelo, oggi ci sentiamo davvero orfani della Nostra più profonda essenza: Essere Interisti non è la stessa cosa senza un Moratti Presidente (anche se da un anno ormai soltanto onorario).
Il distacco appare ormai insanabile, ma l’amore per questi colori rimarrà eterno. E diciamocelo: Moratti è e resterà per sempre l’unico e solo vero Presidente. IL PRESIDENTE.
L’Inter gestita soltanto con dinamiche imprenditoriali, l’Inter nelle mani di una proprietà indonesiana, allenata da un allenatore mediocre (che anche stasera è uscito tra i fischi) non è l’Inter che vogliamo.
L’Inter che vogliamo è quella intrisa di passione, è l’Inter spregiudicata e vincente: quella attuale è una squadra smarrita, senza carattere, incapace di emozionare.
Auspicando che lo scossone Moratti possa servire per cambiare le cose in meglio (magari a mettere in dubbio l’attuale allenatore), non ci resta che sperare in un futuro meno grigio.
Grazie veramente di cuore, Presidente Moratti!
FORZA RAGAZZI!
.:: I Voti ::.
Carrizo 7
Andreolli 5,5
Vidic 5,5
Juan Jesus 6,5
Mbaye 5
Kuzmanovic 5
M’Vila 5,5
Kovacic 4,5
Dodò 5
Guarin (C) 5,5
Icardi 5,5
Hernanes 6
Palacio 5,5
Khrin s.v.
All. Mazzarri 5
MORATTI UNICO PRESIDENTE!
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